2022 — Mediterraneo di spiagge e di vento (terza parte — da Barcellona ad Altea)

Gianluigi Cogo
Gigi Cogo travel blog
8 min readNov 16, 2022

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Photo by chan lee on Unsplash

[Seconda parte]

Arriviamo a Barcellona con il bel tempo e un po’ stanchi dal viaggio. La tirata in auto da Marsiglia alla capitale catalana, in un solo giorno, è tosta assai.

Per cena scegliamo un simpatico locale di Villadecans piuttosto raffinato ma ben gestito a conduzione famigliare. Specialità della casa una picanha con chimichurri davvero squisita.

Mattina presto. E’ già ora di incamminarsi per una Barcellona soleggiata e calda, nonostante sia ancora Aprile. Altre volte ero stato da queste parti (per lavoro) in primavera, ma mai avevo trovato un clima così tiepido. Meglio così.

La città è letteralmente invasa dai tifosi dell’Eintracht di Francoforte che nei prossimi giorni sfideranno i blaugrana locali per i quarti di finale dell’Europa League calcistica. Non sono particolarmente chiassosi, ma son davvero tanti e li si trova ovunque ci si giri e nei meandri più nascosti della città.

Iniziamo il tour con una bella veduta panoramica dalla terrazza del Arenas di Barcellona (ex plaza de toros) per poi proseguire lungo l’Avenida de Mistral, superare il Mercat de Sant Antoni e arrivare finalmente nel barrio del Raval, prima meta della giornata.

Da sempre covo di intellettuali e artisti di livello internazionale, il quartiere va vissuto per le sue atmosfere, le innumerevoli attività commerciali multietniche e la multitudine di colori si incontrano tra i suoi vicoli.

Sfatando falsi miti si può tranquillamente dire che oggi, grazie anche al presidio costante delle forze dell’ordine, il Raval ha superato il lungo periodo di degrado che lo aveva connotato e screditato. Grazie alle molte opere di riqualificazione edilizia e urbana (fra tutte va sottolineata quella del grande Museo di arte contemporanea) oggi è diventato indubbiamente un quartiere molto più sicuro rispetto al passato.

Arrivati alla Rambla del Raval decidiamo di salire fino alla terrazza panoramica dell’hotel omonimo per ammirare la città da uno dei punti più belli. Esperienza già vissuta, di notte, qualche anno fa, ma che andava assolutamente ripetuta.

Barcelò Raval roof top — Foto di Gigicogo

La giornata prosegue verso la Barceloneta dove ci fermiamo per il tradizionale giro di tapas in uno dei tanti locali tipici che la contraddistinguono.
Subito dopo pranzo raggiungiamo la spiaggia del Somorrostro per un bagno di sole, evitando di intrattenerci troppo per via del vento che anche oggi si fa sentire. Rimandiamo così a domani la sosta balneare, visto che le previsioni meteo prevedono ben 27 gradi e soprattutto un sensibile calo del vento.

Decidiamo dunque di tornare nell’Eixample passando per la Sagrada Famiglia, in modo da verificare i progressi relativamente alle nuova Torre della Vergine Maria

sulla cui cima, da alcuni mesi, svetta la nuovissima scultura di vetro e acciaio a forma di stella che porta l’altezza complessiva della cattedrale a 138 metri e che giornalmente si illumina, per un paio di ore, dopo il tramonto.

Sagrada Familia — Foto di Gigicogo

Terminiamo la giornata lungo i viali che portano da Piazza di Catalugna verso la Gran Via de les Corts Catalanes con il fine di riavvicinarci alla zona di Piazza di Spagna. Qui, nei dintorni, ceniamo in un locale galiziano e programmiamo la giornata a venire che, confidiamo, possa manifestarsi altrettanto bella e soleggiata.

Il mattino seguente iniziamo la scalata del Montjuïc attraversando a piedi tutti i viali e i tornanti che portano sino al Castell de Montjuïc. Lungo il cammino si aprono infinite opportunità per scattare foto di panorami bellissimi sulla città, grazie ai vari mirador che si susseguono ad ogni vista sul Port Vell e sulla città antica.

Collina del Monjuïc — Foto di Gigicogo

Scendendo nuovamente sul bordo del Raval ci fermiamo per pranzo in una tapineria, prima di raggiungere il pluri gettonato Mare Magnum e infine nuovamente la Barceloneta dove stavolta ci fermiamo a lungo per un bagno di sole prolungato.

La giornata è davvero pazzesca, estiva e calda. Migliaia di persone si accalcano sull’arenilee lungo i viali che costeggiano le spiagge che da qui arrivano fino al Rio Besos.

I tifosi tedeschi non credono ai loro occhi e infatti si organizzano alla meno peggio per fare i bagno e poi asciugarsi al sole senza disporre di attrezzatura idonea.

Sarà anche colpa dei cambiamenti climatici, ma non ho memoria di un 15 Aprile così caldo e di un anticipo estivo di tali proporzioni. Meglio così.

Platja de la Barceloneta — Foto di Gigicogo

Concludiamo la giornata girovagando per il Barrio Gotico e intercettando una processione religiosa che sfocia nella Rambla principale generando una certa confusione fra i turisti increduli. Centinaia di fedeli intenti ad accompagnare una statua di legno della madonna cantando inni religiosi e assembrandosi fra le calli del barrio come ai tempi pre pandemici è un fatto un po’ insolito. Ma forse stiamo già tornando alla normalità, e questo è un bene.

Il mattino dopo, vista l’ennesima giornata simil estiva e ancor più calda del giorno precedente, ci dirigiamo al mare in zona Platja Castelldefels. Una zona prettamente turistica e già sold out in un sabato di Aprile che sembra Giugno.

Nel tardo pomeriggio accompagniamo il giovin figliolo all’aereoporto di El Prat per il ritorno programmato e proseguiamo verso l’autostrada per Valencia dove contiamo di arrivare prima del tramonto, ospiti a cena degli amici che proprio nel capoluogo valenciano hanno eletto residenza vacanziera.

La prima serata a Valencia la passiamo dunque in piacevole compagnia e tiriamo tardi, tanto domani sarà domenica e chi se ne frega.

Dunque siam qui a Valencia in una domenica di Aprile che è anche la domenica di Pasqua. Che fare?
La cosa più intelligente è scappare dalla città e infilarsi fra i gitanti che vanno verso il mare. E la scelta allora cade sulla Playa Del Saler.

Il tempo è bellissimo, anzi stratosferico e assieme ai nostri amici, che si offrono come guide preziose, proviamo ad assaporare questa estate precoce da una delle spiagge più belle e più selvagge di Valencia: Platja de la Devesa del Saler.

Playa de la Devesa — Credits

Che dire! Bella e davvero incontaminata, con enormi dune e chilometri di battigia libera da stabilimenti. Come piace a noi.

La giornata scorre dunque all’insegna dei bagni di sole e di un aperitivo presso la Arrosseria Vicent in centro al paese balneare, prima di prepararci per la cena serale.

La scelta, conosciuta e indicata dagli amici valenciani, ricade su Canalla bistrò in pieno Barrio Rufaza a poche centinaia di metri dal mercato omonimo.

Il locale offre un menu gurmet che si discosta parecchio dagli standard spagnoli convenzionali e conosciuti e perciò val la pena provare e azzardare sulle creazioni dello chef stellato Ricard Camarena.

Piatti del Canalla Bistrò — Foto di Gigicogo

Per digerire non resta altro da fare che una bella passeggiata nella tiepida notte valenciana, attraversando prima il Barrio Rufaza e poi tutta la Ciutat Vella per rivedere, rivivere e godere delle innumerevoli novità urbanistiche che rendono unica questa città, giustamente premiata come la più green d’Europa e che, di fatto, rappresenta una delle città più a misura d’uomo del vecchio continente.

Lunedì lo passiamo tutto a cazzeggiare per i parchi della Ciutat de les arts i les ciències e poi su lungo i vari giardini e installazioni che costituiscono la spina dorsale della città nel vecchio letto del Turia, oggi diventato probabilmente uno dei parchi più vasti e originali d’Europa.

Da qui proseguiamo fino al Barrio del Carmen e poi nuovamente nella città Vella per ricongiungerci con i nostri amici e brindare assieme a questo piacevole anticipo estivo che ci beneficia con giornate davvero bellissime.

A Valencia ci siam stati ormai un sacco di volte, ma essa davvero non finisce mai di stupirci per la capacità di riservare ogni volta qualcosa di nuovo e di innovativo. In questi giorni, infatti, stanno ultimando il rifacimento della Plaza de la Reina e della zona del Mercato centrale. Ennesimo intervento migliorativo ed evolutivo indice di lungimiranza e buon governo della comunità.

Valencia — Foto di Gigicogo

Domattina si parte per Altea con tappa a Gandia #staytuned

[Quarta parte]

Abbiamo soggiornato:

Abbiamo mangiato:

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