2017 Luglio — La Corsica del Sud

Gianluigi Cogo
Gigi Cogo travel blog
7 min readSep 28, 2017

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Bonifacio by night. Foto credits

Non aspettatevi la Francia classica. La Corsica è la Corsica e i corsi son corsi, non francesi. Il fatto che dal 1700 faccia parte della Francia non significa che l’identità originaria sia perduta, anzi con orgoglio la Corsica conserva un’identità per certi versi strana (un misto sardo-franco-genovese), ma che ha una sua ragion d’essere.

Tutti i nomi delle città, delle spiagge, delle montagne, delle strade e molti cognomi, sono italiani. Insomma tutto è ancora italianissimo. D’altronde centinaia di anni di dominio genovese e pisano prima (con piccola parentesi aragonese) hanno lasciato un segno indelebile.

Molti sono i corsi che ancora oggi parlano italiano e, anche se l’irredentismo si sta spegnendo, il grado di autonomia raggiunto porta quest’isola e la sua popolazione a rappresentarsi come un qualcosa di atipico e allo stesso tempo originale nello scenario delle identità che popolano la vecchia Europa.

Quattro ore. Si, nella rotta classica ci impieghiamo solo quattro ore per effettuare l’attraversata con il traghetto Livorno-Bastia che, se avessimo optato per l’opzione Piombino-Bastia disponibile in altri orari a noi non consoni, avrebbe potuto ridursi a 2 ore e 25. Un lampo.

In effetti, rispetto alla Sardegna (che dista 200 km dall’Italia) la Corsica è molto più accessibile, proprio perchè più vicina alle nostre coste. Basti pensare che l’isola di Capraia dista solo 28 km da Bastia mentre l’Isola d’Elba e l’isola di Pianosa poco meno di 40.

L’attraversata dunque si svolge nelle acque dell’arcipelago toscano strusciando (senza inchino) la bellissima Capraia dove prima o poi mi piacerebbe fare una puntatina.

Isola di Capraia (arcipelago toscano) credits

Arriviamo a Bastia verso le 20.00 e nostro obbiettivo primario è fare un po’ di scorte alimentari prima di raggiungere la tappa intermedia a Linguizzetta.

Dovendo raggiungere Porto Vecchio non ce la sentiamo di guidare per tre ore verso sud. La Corsica, si sa, non è dotata di autostrade e dunque diventa un po’ rischioso avventurarsi sulla statale che costeggia le spiagge che di sabato sera è sempre molto affollata.
Ci fermiamo in un paio di supermercati e poi raggiungiamo un modernissimo residence per la notte.

Abbiamo tutta la giornata per raggiungere Porto Vecchio, dunque decidiamo di fare alcune tappe per conoscere meglio la costa.

Prima tappa mattutina alla Plage de Vignale nei pressi di Ghisonaccia. Non un granchè come colore e trasparenza del mare, ma molto tranquilla e, soprattutto, spettacolare per quelle fortunate dimore che sono affacciate direttamente sul mare con accesso privato.

Nel pomeriggio invece ci fermiamo alla Plage de Cannella nei pressi di Solenzara. Qui il mare è già da sballo. Colorazioni turchese e trasparenze che ci fanno presagire il meglio che troveremo al sud.

Foto di gigicogo

Il posto è un po’ affollato, ma d’altronde è domenica e per fortuna che qui i parcheggi a ridosso delle spiagge non si pagano. Alleluia.

Passiamo diverse ore sulla spiaggia assaporando e anticipando un po’ quello che sarà il leitmotiv della vacanza, ovvero sole, mare e dolce far nulla.

Prima di sera ci raggiungiamo infine il residence Lago Verde a Porto Vecchio dove soggiorneremo e faremo base per le escursioni dei giorni seguenti. Si tratta di una struttura un po’ datata, ma tenuta benissimo grazie al recente rinnovo di tutti gli appartamenti con bagni nuovissimi, cucina elettronica, aria condizionata e barbeque in poggiolo o giardino. La struttura è dotata di solarium, piscina, area relax e WiFi ovunque. Dunque molto bene, c’è tutto quello che serve per passare una bella vacanza.

Diciamo però che non è stato facile trovare un buco libero da queste parti nel periodo a cavallo fra Luglio e Agosto. E diciamo pure che i prezzi di alcune residenze consultate erano davvero proibitivi, alla pari della vicinissima Sardegna. Comunque, lo sforzo per trovar sistemazione ha valso la pena e alla fine ci siam trovati benissimo.
Ora non mi resta che descrivere in ordine, di gradimento, le varie località visitate (sostanzialmente spiagge) fra Porto Vecchio e Bonifacio:

1.Plage de Balistra
Solitaria, lontana, selvaggia, silenziosa e pulita. La migliore in assoluto.
A metà strada fra Porto Vecchio e Bonifacio è raggiungibile dopo qualche chilometro di sterrato che inibisce i meno audaci. Nulla di trascendentale come percorso, ma qul che basta per renderla più quieta e poco accessibile alle masse. La sabbia è bianca, il mare è molto bello e caratterizzato da una bassa profondità costante. Verso il tramonto i colori sono fantastici.

Foto di gigicogo

2.Lavezzi
Isola selvaggia, disabitata e misteriosa. La tristezza che ancora la avvolge (leggere qui la storia della Semillante) consente comunque di godere in piena estate della sua bellezza e della selvaggia natura, rigorosamente protetta, che la ricopre.
Raggiungerla da Bonifacio è molto facile. Ogni 20 minuti c’è un battello che costeggia le bianche scogliere e poi prende il largo fra le onde dello stretto.
Viverla, goderla, immergersi nel suo mare facendosi accarezzare da miglaiia di pesciolini che ti giocano fra i piedi è davvero molto eccitante.

Foto di gigicogo

3.Plage de Rondinara
Tenuta benissimo. La poseidonia che spesso disturba la battigia di queste spiagge qui è praticamente assente. Secondo me una delle meglio attrezzate e facilmenti raggiungibili della zona.
La si trova sulla strada che va da Porto Vecchio a Bonifacio, qualche chilometro prima del bivio per Balistra.
E’ frequentata ma non affollata. L’acqua è semplicemente straordinaria, con dei colori intensissimi.

Foto di gigicogo

4.Bonifacio
Una tipica cittadina ligure arroccata su bastioni rocciosi bianchissimi, spazzata dal vento e austera sentinella delle Bocche di Bonifacio.
A soli 13 chilometro dalla Gallura è un luogo davvero incantevole con un centro storico bellissimo e un porto molto ben curato e animato di ristoranti tipici.

La storia e il suo importante passato son raccontati da monumenti, chiese e antiche costruzioni che l’hanno arricchita attraverso i secoli. Il centro storico è suddiviso tra Città Alta e Città Vecchia e caratterizzato da numerosi vicoli e saliscendi, incantevoli piazze e chiese.

Foto di gigicogo

5.Plage de Fautea
Piccolo gioiello a nord di Porto Vecchio sulla strada per Solenzara. Per arrivarci è necessaria una breve escursione nel bosco mediterraneo lungo un sentiero fra i cespugli di mirto. Dopo 10 minuti si arriva ad una piccola spiaggia incontaminata, calma e anche in questo caso priva completamente di alghe. Sul promontorio una vecchia torre genovese ricorda i fasti della repubblica marinara e il dominio italiano.
Selvaggia, senza servizi e quindi aspra ma altrettanto stupefacente. Difficile non subire il fascino di un acqua straordinariamente turchese che si contrasta con un fondale di sabbia bianchissima. A mio parere una delle più belle di tutto il sud dellaCorsica.

Foto di gigicogo

6.Plage de Santa Giulia
Fra le più rinomate ma anche fra le più affollate. Una volta era il regno dei cavalli che liberi correvano sulla battigia. Ora è circondata da ville e residence. Forse troppi. Tanti servizi, un paio di porticcioli da diporto. Acqua meravigliosa, ma non è più Santa Giulia di una volta, a detta di tutti quelli che la frequentavano negli anni passati.

Foto di gigicogo

7.Plage de Cala Rossa
Tipica spiaggia per famiglie e per diportisti. Vasta, con molti servizi, e molti parcheggi. Il nome deriva dal colore delle roccie.
Sicuramente agevole perchè si trova a pochi passi da Porto Vecchio, ma non la migliore. L’acqua è straordinaria come ovunque da queste parti, ma l’arenile è un po’ troppo stretto.

Foto di gigicogo

8.Plage de Palombaggia
Stupenda, lunghissima, ma purtroppo stracolma di alghe di poseidonia. In se questo non è cattivo sintomo, ma purtroppo inibisce il godimento del bagno che fra queste acque stupende è un obbligo e soprattutto un piacere.
Le mareggiate degli ultimi anni l’hanno dunque un po’ disturbata e ora ne paga il prezzo.

Foto di gigicogo

9.Plage de Pinarello
Molto simile alla Palombaggia. Qui però stanno raccogliendo le alghe e le riportano a riva per trasportarle chissà dove, spero come fertilizzante. Molto bella e lunga, dotata di servizi e accessibile a pochi minuti da Porto Vecchio. L’omonimo villaggio è molto frequentato da villeggianti italiani e qui si trova il chiosco dell’artista Agostini.

Foto di gigicogo

10.Porto Vecchio
La cittadina vecchia è piacevole. Nulla di trascendentale ma accogliente e ricca di locali. La parte nuova in prossimità del mare è poco curata. La promenade è piccola e non offre spunti interessanti che non siano la vista delle barche ancorate ai moli e i pochi ristoranti. Bonifacio vince facile su Porto Vecchio 10 a zero.

Foto di gigicogo

Domanda classica: meglio la Sardegna o la Corsica?

Ma che domanda è? Vanno visitate e godute entrambe!

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